mercoledì 18 luglio 2007

ancora su 4#

9#

Ribadisco che le mie considerazioni erano riferite alla RIAA LCR da 600 ohm e riguardo a questa, sottolineavo l’importanza di pilotarla con segnale abbondante. Per un simulatore non farebbe differeza, ma ai fini della resa musicale, la differenza c’è, eccome!

Parimenti, le considerazioni riguardanti il trasformatore NP206, non entravano nel merito della scelta topologica, ma erano tese a sottolineare che il costo non indifferente delle RIAA LCR, non rende automatica una maggior resa all’ascolto.

L’NP-206 è migliore di tanti altri nella gestione di elevato swing (30 Vrms) con sostanziosa potenza (1,5 Wrms) e queste sono ottime caratteristiche per presentarsi alla RIAA LCR da 600 ohm. Anche se questo trasformatore è particolarmente ben riuscito, risultando idoneo per usi diversi, non è ottimizzato per segnali deboli. Questo per un simulatore non farebbe differenza, invece all’ascolto, specie se si parla di preamplificatori phono, la differenza è notevole.
Se vogliamo che la RIAA LCR renda al meglio, dobbiamo ottimizzare la strategia affinchè ogni pezzo sia favorito nei suoi punti di forza e protetto negli aspetti deboli.

A riprova che non vi sono contraddizioni… mantengo il gruppo che ho elogiato: " E810F triode conn. / NP206 / RIAA EQ600P ", ma cambio la strategia:



Ho messo in campo gli stessi giocatori… con ruoli differenti.
Ora ogni componente è in grado di rendere al meglio, in base ai punti di forza precedentemente descritti.
Quando il segnale swinga, il trasformatore NP206 spara decine di Volt dentro la RIAA LCR, questa, riferita a 600 ohm sia a monte che a valle, risulta tetragona a tutto, rendendo al massimo delle sue possibilità.
L’uscita del preamplificatore è a 600 ohm a tutti gli effetti, nessun problema quindi anche nel pilotaggio di volumi a trasformatore (che risultano di non semplice pilotaggio per molti phono).

L’NP206 ora è interessato da segnali importanti, sia in tensione che in corrente e questo rende ininfluente la minor sensibilità rispetto a certi ferri in Permalloy, permettendogli di rendere al meglio (per contro i trasformatori in Permalloy non permetterebbero polarizzazione tanto alta e non potrebbero gestire gli stessi valori di segnale dell’NP206).

Non entro nel merito di quello che nell’attuale schema è diventato il primo stadio, perché non ha attinenza diretta con lo sfruttamento delle RIAA LCR in argomento (anche se ovviamente l’NC20 in quella posizione appare esagerato, ma funzionerebbe meglio dell’NP206 in quanto maggiormente sensibile e, ancor più ovviamente, non sarebbe male utilizzare un triodo con transconduttanza e guadagno enormemente superiore in luogo dell’EC8010).

Discorso a parte è la validità, in termini di resa musicale, dei ragionamenti stessi, però, datosi che si ragiona su di un apparecchio già esistente, non dovrebbe essere di soverchia difficoltà lo spostare qualche collegamento e verificare se nel modo proposto suona meglio oppure no.

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